Fantasy, fantascienza ed erotismo un mix particolare oggi apprezzato e unico nel suo genere a detta dell’autore che sono riuscita a intervistare. Luca Rossi, quarantenne padre di tre figli, dopo aver lasciato in stand-by i suoi sogni letterari decide di dare alla sua vita una svolta importante. Lascia il classico lavoro d’ufficio per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e alla sua famiglia, una scelta sicuramente coraggiosa che potrebbe far storcere il naso a molti. Se i mondi di Rossi giocano con l’impossibile lui nella realtà ha trasformato questo sogno nella sua vita, con l’immancabile supporto della sua famiglia, che per sua stessa ammissione è la fonte primaria d’ispirazione e di crescita.
“I miei figli e mia moglie mi hanno insegnato tanto. Credo che loro siano una grandissima scuola”
Il suo è un lavoro di passione e di talento, ma non solitario come si potrebbe pensare. Benché Luca sia un autore auto pubblicato ammette senza remore che la nascita di un libro deve essere sempre un lavoro di squadra, bisogna infatti avvalersi di tecnici grafici e di un buon editor. Per Rossi pubblicità, tecniche di marketing e di genere non sono mai stati un cruccio. Non ha mai scritto solo per vendere o attrarre un certo tipo di pubblico, ammette di scrivere con il cuore e il suo lavoro piace e funziona. Nemmeno lui è in grado di svelare il segreto del suo successo.
“Ogni giorno scrivo per me stesso. Scrivo perché voglio esprimere il meglio di me. Anche nelle mie letture alterno classico e contemporaneo. Non conosco il segreto del mio successo, mi limito ad interagire direttamente con i miei lettori.”
Rossi ha all’attivo ben quattro romanzi pubblicati: “I rami del tempo”, “L’erede della luce” e “I segreti della sorgente” facenti parte di un’unica saga letteraria e la raccolta di racconti “Energie della Galassia: racconti di fantascienza e fantasy”.
“E’ come se vivessi tre esistenze. Quelle del mondo reale, quelle del libro che sto leggendo e quelle del libro a cui sto pensando. Nel cuore ogni giorno ho il prossimo libro.”
È grande l’influenza degli autori stranieri nella vita di Rossi, come il primo che gli fece battere il cuore, Samuel Langhorne Clemens alias Mark Twain con il suo “Le avventure di Tom Sawyer”. Karmicamente calda e piena di sorprese positive è stata per Rossi la pubblicazione in lingua inglese che gli ha portato visibilità e notorietà prima all’estero che in Italia. Quando gli chiedo come mai abbia preferito l’auto pubblicazione invece che il classico editore risponde:
“Se avessi accettato le offerte che mi sono arrivate dagli editori classici oggi non potrei permettermi di fare lo scrittore professionista quale sono.”
Rossi ci racconta quindi un’esperienza di vita positiva che porta speranza, in una realtà in cui i sogni sono spesso lontane chimere.